Scegliere questa vita

Scegliere questa vita per divina ispirazione


Se qualcuno, per divina ispirazione, volendo scegliere questa vita, verrà dai nostri frati, sia da essi benignamente accolto (Rnb II: FF 5).


Il Cammino di Discernimento


Il cammino di discernimento francescano riguardante la volontà di Dio, è la tua personale risposta alla chiamata di Dio. Esso trova il suo fondamento quando ti fermi a contemplare l’amore di Dio sul volto di Cristo; in modo particolare su quel volto ad occhi aperti del Crocifisso di san Damiano. È lo sguardo di Dio che desidera raggiungerti nelle tue fughe da Lui per nasconderti in tutto ciò che conduce verso il sepolcro, verso l’oscurità, verso il non senso, nella convinzione che in quel luogo il Signore non ci metterà il naso. L’inizio del discernimento è, dunque, proprio quel momento in cui ti fermi a contemplare la tua fuga verso qualcosa di estremamente soffocante, scura come una notte che a fatica cede il passo all’aurora, come la vita che è senza Dio. Più precisamente è l’invito pressante che il Signore ti rivolge ad aprire gli occhi sulla verità di te stesso, da morto che eri, per incrociare il suo sguardo e sentirti afferrato da una mano amica. Tutto di te, si alza e si stringe attorno a Colui che è venuto a prenderti. Per scoprire la tua strada è necessario che torni dentro di te e indietro nella tua storia per scoprire che c’è una voce che chiama. E sei chiamato soprattutto per realizzare la visione d’amore che Gesù ha su di te. A questo scopo, Lui ti dà il tempo, ti fa incontrare le persone giuste, ti offre doni e talenti. E poiché abbiamo la fortuna di un Dio che ci rivolge la parola, puoi raggiungerlo proprio attraverso il dialogo costante con Lui attraverso la preghiera libera e spontanea. Perciò la vocazione si realizza innanzitutto nella relazione costruita nel dialogo con Dio. Ma qualsiasi cammino d’amore presuppone un lungo e impegnativo cammino per giungere alla sua maturità. Ci sono delle tappe in questa chiamata. Ci si fidanza, si entra in noviziato con una grande buona volontà, ma anche con tante tue idee. La scelta è il massimo che hai potuto fare in quel momento. Occorre allora che tu muori alle tue idee, a quello che ti aspetta, per risuscitare ad una vita bella di sinergia, tua e di Dio insieme.
Seguire il Signore, non consiste semplicemente nell’adesione ad un insegnamento ma alla persona stessa del Maestro. Seguire Gesù non significa altro che caricarsi della propria croce e rinunciare completamente alla propria vita. Pietro afferma “anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme”. E sono proprio queste tre parole, “seguire le orme”, a segnare il cammino di Francesco d’Assisi che nel cuore della notte è abitato da una domanda: « Signore, cosa vuoi che io faccia?». 

Francesco ha intuito che c’è una novità da accogliere nella sua vita, che c’è un modo nuovo di vivere per dare soddisfazione alla sua inquietudine, ma non sa come tutto questo si può realizzare. Non sa. Ha sentito! Ha avvertito! Ma cosa? Dove lo porterà ciò che gli è accaduto?




Come Francesco, se anche a te sembra di aver sentito la Sua voce e desideri metterti in ricerca per comprendere meglio il disegno che Lui ha su di te, è necessario conoscere le tappe più significative di questo itinerario affascinante. In questo cammino di discernimento tutta la tua persona sarà coinvolta in un processo organico, graduale e coerente per uno tuo sviluppo armonico e progressivo, nel pieno rispetto della tua persona.

Per i giovani che desiderano verificare i segni di vocazione alla vita religiosa si propone un cammino di accompagnamento personale con una guida spirituale e comunitario attraverso appositi itinerari di discernimento in un fine settimana al mese per la durata di alcuni mesi.
In questo tempo si offre anche l’opportunità di trascorrere alcuni periodi in alcune nostre fraternità e conoscere più da vicino la vita francescana che è la prima tappa del cammino formativo per chi desidera essere accolto nell’Ordine; permette di conoscere più da vicino la vita francescana. A questa tappa segue il periodo nella Fraternità di Accoglienza Vocazionale stabile.

fr. Alessio


La F.A.V. (Fraternità di Accoglienza Vocazionale) 


La Fraternità di Accoglienza Vocazionale (FAV) si propone di incarnare la “possibilità” di entrare più nello specifico dell’esperienza di vita francescana. 
Essa infatti desidera far suo l’invito, fatto da Gesù ai due discepoli che lo seguivano, di “VENIRE E VEDERE”!! Semplicemente!!!
In questa fase, infatti, molto “elastica e flessibile”, si ha l’opportunità di verificarsi concretamente dentro le dinamiche di vita fraterna dei frati, accompagnato da vicino da un Responsabile FAV che aiuterà ad accertare, per quanto possibile, l’autenticità della propria chiamata prima di far prendere un impegno più profondo e coinvolgente. 
Nel periodo della FAV, oltre a mantenere vive le esperienze di minorità ed evangelizzazione (secondo un criterio di gradualità nelle responsabilità che può assumere), si viene introdotti anche alle altre priorità dell’Ordine dei frati minori: la preghiera in comune, la fraternità con le sue dinamiche interne, la formazione intesa sia come approfondimento di alcuni temi in chiave relazionale (non una vera e propria “scuola”), sia come accompagnamento personale (sia umano che spirituale). 


La FAV, rappresenterebbe così un luogo di “sosta” per il giovane nel suo cammino abituale e desidera offrire la possibilità di “fermarsi” e riflettere più intensamente “in disparte”. 
La peculiarità è data, ovviamente, all’accoglienza e all’accompagnamento di quei giovani interessati alla vita francescana e che hanno necessità di trovare un luogo che possa essere ancora “neutrale” per potersi verificare. 
L’ingresso in FAV, primo avvicinamento alla vita concreta in convento, viene vissuto gradualmente. Si è accompagnati da un percorso specifico (“Vieni e vedi”) che permetterà il progressivo passaggio da un accompagnamento di semplice “pastorale giovanile” ad un “discernimento vocazionale” sempre più specifico. 
La presenza della FAV nel Nord Italia si situa ad Arco (TN), presso il Convento di S. Maria delle Grazie, accanto al Postulandato e la sua durata varia da un minimo di 6/7 mesi fino ad un anno intero. Ciò permette un periodo minimo di ambientamento e di riflessione.

fr. Michele e fr. Devis